Cosa si intende per “danno parentale riflesso” e come si calcola il risarcimento: tutto quello che c’è da sapere.
In questo approfondimento ho deciso di riprendere un tema che considero di particolare interesse, ossia il danno parentale riflesso. Di cosa si tratta?
@avvocatomarinelli Il danno riflesso, noto anche come danno da perdita di rapporto parentale o “danno parentale”, si riferisce ai danni subiti dai familiari stretti di una persona che ha subito un infortunio grave o è deceduta a causa della condotta negligente o dolosa di un altro. Questo tipo di danno non è diretto ma “riflesso” o indiretto, derivante dalla sofferenza emotiva, dal dolore e dalla perdita di affetto, assistenza, e sostegno morale ed economico che il familiare avrebbe fornito se non fosse stato per l’incidente.Nel contesto legale italiano, il danno riflesso è riconosciuto e risarcibile sotto certe condizioni. La giurisprudenza italiana ha stabilito criteri specifici per l’identificazione e la quantificazione di questi danni, considerando vari fattori come il grado di parentela, l’intensità del rapporto tra il lesionato e il richiedente il risarcimento, e l’entità del supporto (sia emotivo che economico) fornito dalla vittima ai suoi familiari. #avvocato #avvocatomarinelli #dannoparentale #dannoriflesso #dannobiologico #dannomorale #risarcimentodanni #risarcimentodannigravi #risarcimento
Danno parentale riflesso: una semplice definizione
Partiamo da una definizione: Il danno riflesso, noto anche come danno da perdita di rapporto parentale o “danno parentale”, si riferisce ai danni subiti dai familiari stretti di una persona che ha subito un infortunio grave o è deceduta a causa della condotta negligente o dolosa di un altro. Cosa significa? in presenza di una macro-lesione, ossia di una lesione così grave da impattare sull’esistenzialità del soggetto, il danno non ricade esclusivamente sulla persona rimasta vittima dell’incidente ma, di riflesso, il danno lo subiscono e ce l’hanno anche i diretti congiunti del soggetto.
È giusto e doveroso specificare che il danno che subisce il parente di un soggetto che rimane gravemente leso in seguito ad un incidente stradale è sempre esistito; la novità è che la tabella relativa ai parametri che consentono il calcolo monetario è stata portata a compimento. La giurisprudenza italiana ha stabilito criteri specifici per l’identificazione e la quantificazione di questi danni, considerando vari fattori come il grado di parentela, l’intensità del rapporto tra il lesionato e il richiedente il risarcimento, e l’entità del supporto (sia emotivo che economico) fornito dalla vittima ai suoi familiari.
Danno parentale riflesso in caso di incidente stradale, come si calcola il risarcimento: le regole
Di questo ne ha preso atto anche la giurisprudenza, con la Cassazione che ha stabilito che il caso rientra nel caso del danno ingiusto che obbliga colui che ha commesso il danno al risarcimento del danno stesso. Per i giudici si è reso necessario dare forma ad uno schema utile a stabilire l’entità del danno e quindi il giusto risarcimento.
La Cassazione ha individuato due tipi di danno, quello interiore, quindi la sofferenza morale, e quello dinamico-relazionale, ossia gli stravolgimenti dell’esistenza o alla vita di relazione, per essere più corretti. A questa tabella c’è un aggancio al danno biologico riportato dalla vittima del soggetto e quindi, facendo riferimento alla stima del danno biologico, si procede al calcolo economico riflesso a quello principale. Dal punto di vista pratico si prende in esame la quantificazione del danno, poi il numero di soggetti e coefficienti connessi, il fattore anagrafico della vittima e dei parenti connessi e così via.