Risarcimento danno biologico incidente stradale
Risarcimento danno biologico incidente stradale
Tra le varie tipologie di Risarcimento danni troviamo anche il Risarcimento del Danno Biologico causato da un incidente stradale.
Prima di andare oltre però cerchiamo di capire che cosa si intende per danno biologico.
Il danno biologico racchiude due differenti tipi di invalidità:
- quella permanente, ossia una menomazione stabile e non remissibile
- quella temporanea, che consiste invece in un’incapacità di svolgere alcune attività prima che il soggetto possa ritenuto clinicamente guarito.
Hai subito un danno biologico in un incidente stradale e vuoi essere risarcito?
Calcolo risarcimento danno biologico incidente stradale
Al fine di ottenere il giusto risarcimento del danno biologico da incidente stradale, il ruolo del medico legale è il più delle volte fondamentale.
Spetta a questo soggetto, infatti, identificare esattamente il tipo di lesione assoluta, ossia definitiva e non possibile di guarigione, residuata in danno al soggetto dopo l’incidente.
A questo punto, facendo riferimento a una guida frutto di decenni di studi da parte dei vari professionisti e che elenca quanto di peggio possa avvenire nell’esistenza umana, il medico legale potrà attribuire a quella lesione un certo punteggio.
Ad esempio il rachide cervicale ha un punteggio da 0 a 4 punti, la lesione del tendine sovraspinato dal 15 fino anche al 70% e così via.
Per la valutazione monetaria del danno biologico, una volta quantificato il prima ricordato punteggio, si fa riferimento a un sistema tabellare di origine giudiziale ossia elaborato nel corso degli anni dai giudici dei vari tribunali.
Questo perché addirittura precedentemente a queste sentenze, non esisteva il concetto di danno alla salute contenuto all’interno di una norma di Legge. Si faceva, quindi, soltanto riferimento al danno patrimoniale ossia quel danno che andava a incidere sulla capacità di guadagno del soggetto.
Oggi, grazie all’elaborazione di questi primi valorosi giudici, il danno alla salute è finalmente riconosciuto anche per Legge seppure la definizione dello stesso sia contenuta in modo caotico in cinque o sei fonti normative diverse.
Hai subito un danno biologico a causa di un incidente e hai bisogno dell’aiuto di un esperto per richiedere il risarcimento?
Tabelle risarcimento danno biologico incidente stradale
Le due tabelle in uso per la liquidazione del danno, quindi, sono quella elaborata dal tribunale di Milano, un po’ più comprensiva delle ragioni dei danneggiati, e quella del tribunale di Roma.
Quella di Milano è maggiormente diffusa e si può dire che quella di Roma sia più favorevole solo per quanto riguarda il danno parentale da morte.
Entrambe le tabelle indicano dei valori monetari soltanto indicativi perché il giudice potrà procedere a una personalizzazione del danno discostandosi dai valori, come detto, solo orientativi,
Per avere quello che, tecnicamente parlando, si definisce appesantimento del punto, è, quindi, necessario allegare, ossia fornire al magistrato tutte quelle prove necessarie affinché riuscire a dimostrare che, nel caso del danneggiato che il giudice sta esaminando, ci sia stato un appesantimento della situazione, con la relativa necessità di incremento del valore monetario.
Si tratta di valorizzare al massimo quel certo tipo di danno anche perché a tentare di ridurlo, sarà il medico della compagnia di assicurazioni. Quest’ultimo, in contraddittorio con il medico del danneggiato, si confronterà, in un giudizio, con il medico legale nominato dal Giudice. Questo ultimo soggetto, per esattezza, si chiama CTU Consulente tecnico di ufficio mentre i medici delle parti sono i consulenti tecnici di parte.
In un eventuale giudizio, il CTU, quindi, una volta ricevuto l’incarico e prestato giuramento, riceverà dal Giudice i quesiti ai quali dovrà rispondere. Formerà, quindi, una consulenza tecnica che sarà sottoposta ai consulenti delle parti che potranno presentare delle osservazioni su questa consulenza. Se le osservazioni sono fondate, il Giudice potrebbe anche chiedere che il CTU venga in udienza per fornire chiarimenti e, se la consulenza è proprio manchevole, disporre la sostituzione del CTU e la rinnovazione della CTU.
Volendo approfondire il tema, le tabelle si basano sul principio del cosiddetto punto variabile di invalidità permanente. Questo vuol dire che, a fronte di un iniziale valore economico dato al punto, questo varia a seconda dell’età del danneggiato e a seconda dell’entità della lesione subita.
Di conseguenza, il punto relativo al neonato vale di più del punto relativo al centenario perché il primo dovrà convivere con la lesione per 100 o anche 120 anni mentre il secondo certamente per meno tempo.
Il detto punto, inoltre, varia a seconda dell’entità della lesione subita o deve questa si colloca all’interno della detta tabella perché da 0 a 10 punti, l’incidenza della lesione sulla salute è minore, non risultando questa compromessa oltre un certo limite e non risultando compromesse le normali funzioni vitali. Con il variare in peggio del quadro clinico, invece, l’efficienza del soggetto risulta via via sempre più compromessa fino ad arrivare al punto che il danneggiato è un vegetale.
Per essere più chiari, da 0 a 10 il punto vale una certa somma mentre da 90 a 100 ha un valore di molto superiore.
Conclusione
Se hai subito un danno biologico a causa di un incidente e vuoi fare in modo che l’assicurazione ti dia il risarcimento danni che ti spetti, allora il consiglio è quello di muoverti il più tempestivamente e precisamente possibile per evitare che la compagnia ti neghi il risarcimento trovando qualche scusa fasulla.
Evita il fai da te, piuttosto rischioso e scegli di affidarti ad un Avvocato esperto in Risarcimento danni da incidente stradale.
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